Dopo tre anni di rigoroso regime biologico, Settembre 2023 segna per la nostra Azienda il primo anno di vendemmia con la Certificazione Biologica per le nostre Uve!
Questo, per un azienda come la nostra, orientata da sempre verso un’agricoltura e una viticultura artigianale e eco-sostenibile, è un altro importante traguardo raggiunto.
Era da tempo che pensavamo alla certificazione per le uve “biologiche” e tre anni fa abbiamo avviato tutti i procedimenti di regime biologico che ci ha visto impegnati in tre anni di duro ma soddisfacente lavoro.
L'obbiettivo é che l’ecosistema viticolo sia il più possibile in equilibrio per poter funzionare al meglio.
La viticoltura biologica si basa su tre principi fondamentali: la preservare gli ecosistemi e la fertilità del suolo a lungo termine, il mantenimento della biodiversità e il controllo dei parassiti in conformità con i cicli e i processi ecologici.
IL REGIME BIOLOGICO IN VIGNA
La filosofia adattata è quella biodinamica molto attenta alla salvaguardia dell'ambiente, al risparmio delle risorse, alla biodiversità dell’ambiente agricolo, ai prodotti utilizzati per aiutare la crescita sana della pianta e il controllo delle malattie.
I CONCIMI E IL CONTROLLO DELLE MALATTIE
Tra le diverse pratiche utilizzate nella coltivazione biologica c'è quella della riduzione e il controllo di Rame utilizzato. Il Rame anche se di origine naturale, tende ad accumularsi nelle radici della pianta e nel suolo, e se questo accade può avere diverse conseguenze negative sulla fertilità del terreno, sulla qualità delle uve, sulla salute della biomassa microbica (popolazione microbica del suolo come micoorganismi, organismi superiori e piante) fino alla contaminazione delle acque superficiali e delle riserve idriche sotterranee. Si punta quindi una riduzione essenziale dei prodotti potenzialmente nocivi e si predilige l'utilizzo di concimi organici e letame fatto maturare naturalmente in cumuli e all'utilizzo di fitoterapici naturali per controllare le malattie.
LA SEMINA TRA I FILARI
L'inerbimento ossia la semina tra i filari è una pratica che viene adattato alle diverse condizioni pedoclimatiche. Questo si realiza sia lasciando che nasca erba spontanea, sia con la semina di miscugli di graminacee e leguminose per incrementare la biodiversità, migliorare la struttura del terreno, la sua fertilità e la sua resistenza. In oltre poichè naturalmente le specie erbacee attirano diversi insetti utili, l'inerbimento ci aiuta anche nella prevenzione di vari attacchi parassitari così come favorisce l’alimentazione dei microrganismi presenti all’interno del terreno.
Non vengono utilizzati ne diserbanti ne concimi chimici.
LE RISORSE IDRICHE
Nella coltivazione dei vigneti si mette la massima attenzione nella preservazione le riserve idriche, quindi il moderato utilizzo di acqua tramite impianti di irrigazione e micro-irrigazione a goccia dove l’acqua viene apportato in maniera misurata e costante, consentendo alla vite di crescere e maturare senza l’eccesso di stress che potrebbe essere causato da lunghi periodi di siccità. Un altra pratica è quella in assenza di irrigazione, possibile solo dove la viticultura viene praticata da molto tempo.
I vantaggi di un irrigazione biologica si possono riassumere non solo in un risparmio di acqua e in un aumento della capacità della vite di difendersi naturalmente da sola.
LE NOSTRE UVE BIO
Espressione della nostra Terra e del nostro modo di pensare.
Crediamo che una buona viticoltura debba agire responsabilmente nel rispetto del territorio, del terreno, delle uve e evitare un eccessivo sfruttamento delle risorse naturali in modo da perseguire un modello di sviluppo che possa durare e arricchirsi nel tempo.
Nel pieno rispetto della biodiversità, coltiviamo la vite nel suo habitat naturale così la pianta può crescere sana e dare frutti equilibrati, capaci di esprimere e trasmettere tutte le caratteristiche tipiche del nostro territorio.